Outplacement, perchè non viene esteso?

Per la rubrica “Parliamo di lavoro con UnoholdingFamily” questa settimana ospitiamo un quesito sull’Outplacement, ovvero la ricollocazione professionale. La risposta è affidata a Fairplace, società di outplacement di UnoholdingFamily.
“Buongiorno, vorrei avere delle delucidazioni sulla ricollocazione professionale o outplacement. Perchè in Italia non viene incentivata come in altri paesi europei? Perchè non introdurla in sostituzione ad alcuni istituti, come la Cassa straordinaria che sostengono si il reddito ma alla fine producono solo disoccupazione?”
L.G.
Risponde Serena Zaninetta, Direttore Generale Fairplace, (nella foto).

Gentile lettore, In Italia esiste un pesante sistema di garanzie legato agli ammortizzatori passivi, così come strutturato dallo Statuto dei Lavoratori. Situazione che non favorisce il ricorso e la diffusione dello strumento dell’outplacement che, al contrario, per i nostri vicini Europei, meno garantisti in fatto di occupazione, è risorsa ormai usuale.
Per la penetrazione del servizio di outplacement diventa, quindi, fondamentale il ruolo dei sindacati. Sindacati che, tuttavia, ancora troppo spesso giudicano la ricollocazione esterna conflittuale all’obiettivo del mantenimento dell’occupazione all’interno dell’azienda che versa in stato di crisi, e la considerano, inoltre, come una possibile diminuzione dell’incentivo all’esodo, in caso di inevitabile mobilità.
Per quanto riguarda l’eventuale sostituzione della Cigs con uno strumento di politica attiva come la ricollocazione, i tempi paiono essere ancora lunghi. Questo, soprattutto, a causa della necessità di maturazione del mercato del lavoro e di tutte le parti sociali coinvolte.
Un discreto progresso, in fatto di conoscenza del servizio e consapevolezza dell’utilità dello stesso, per una rapida ricollocazione ed un abbattimento dei costi sociali legati agli ammortizzatori passivi, inizia ad intravedersi in alcune aree come la Lombardia ed il Piemonte, ma siamo ancora lontani dal sapere sfruttare pienamente la potenzialità sociale insita nel servizio di ricollocazione.